Viaggi e Crociera a Trinidad |
E' rimasta un porto secondario utilizzato dai contrabbandieri fino alla fine del XVIII secolo. I trafficanti portavano schiavi e oro dalla Giamaica controllata dagli inglesi. La situazione mutò agli inizi del XIX secolo quando una rivolta degli schiavi ad Haiti spinse i latifondisti francesi a rifugiarsi a Trinidad, dove ristabilirono i loro piccoli imperi. Il benessere economico tuttavia terminò quando le guerre d'indipendenza distrussero le piantagioni di zucchero della regione e la città cadde nuovamente nell'oscurità. Il breve periodo di ricchezza è testimoniato dalle torri delle chiese barocche della città, dai pavimenti in marmo di Carrara, dalle griglie in ferro battuto e dalle grandi residenze.
Consigliamo di visitare il più importante tra i molti musei di Trinidad ovvero il Museo Histórico Municipal nonché merita una visita anche Taller Alfarero, un grande laboratorio di ceramica dove vengono ancora impiegate le tradizionali tecniche di lavorazione. La Plaza Mayor si trova nel cuore del centro storico, sulla piazza si affacciano la chiesa parrocchiale della santissima Trinità (Iglesia Parroquial de la Santisima Trinidad) e il museo Romantico.
Da visitare anche il Museo de la Lucha contra Bandidos con l'ardito campanile giallo, visibile da lontano, è una testimonianza dell'ex convento di San Francisco de Asís (XVIII sec.) vittima di varie vicissitudini. Trasformato in pollaio, poi in una scuola (brevemente) e poi in caserma, fu infine adibito ad una nuova destinazione: fare eco alla lotta condotta dall'attuale governo contri i banditi, ossia i controrivoluzionari che si opposero a Castro negli anni '60.
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